“Io faccio semplicemente una foto, il resto lo fate voi”. Fabrizio Franzin
Fotografare è scrivere con la luce un’emozione che ti può liberare la mente, la fantasia e portarti in un mondo parallelo.
Sentirsi coinvolti attraverso il mirino , in ciò che si inquadra, sprigionando una grande gioia fisica , intellettuale e comunicativa, lasciando che ognuno assorba e faccia suo quello che vede e sente.
Questo è ciò che significa per me tenere una macchina fotografica in mano.
Quando avevo 10 anni scattai la mia prima foto con una Ferrania 3M Veramatic in plastica, che gelosamente conservo ancora.
A 20 anni finalmente comprai una Reflex NiKon EM , ma come spesso succede, ho dovuto scegliere il mio percorso di vita e per un lungo tempo ho trascurato la fotografia.
Verso i 50 anni l’incontro con un grande artista-amico Annibale, che con le ore passate a confrontarmi con lui , a parlare , discutere di arte e di fotografia, mi ha spinto a riprendere questa mia passione, a frequentare dei corsi specifici e fotografare così in modo più consapevole .
Fotografia, che ritorna sempre come un amore indimenticabile, in chi l’ha amata ininterrottamente.
Quando un fotografo con una sequenza di immagini riesce a scrivere una storia con la luce, allora non servono più le parole per spiegarla: nessuna parola sarà più efficace delle immagini.
Qui sotto una serie di immagini intitolate “Acqua Alta“, riferite al fiume Sile nel tratto di corso tra Casier e Casale sul Sile (TV).